Ciccio stava nuotando nell'Oceano, quando udì una voce stridula.
“Scusa, pinguino?”
“Si?” rispose Ciccio guardandosi in giro.
Una bottiglia di vetro si spostò verso di lui.
“Ciao, sono il fantasma della bottiglia”, disse così, proprio
così. Pinna sul cuore.
“Ciao…scusa ...ma nelle bottiglie ci sono i fantasmi?” chiese
perplesso.
“Ma che domande! Certo” rispose il fantasma della bottiglia.
“ Ah...” si scusò Ciccio “ non lo sapevo”
“Ti puoi avvicinare?” chiese la bottiglia camminando, ve lo
giuro...camminando!
Ciccio si avvicinò.
“Senti pinguino, sei gentile ma…un pò ingenuo!” disse il fantasma della bottiglia e scoppiò a ridere.
Una lumaca di mare sbucò da sotto la bottiglia.
La lumaca Lussy, detta ‘la
portiera degli abissi’, lo stava prendendo in giro!
Era stata lei a spingere la bottiglia, tanto che sembrava camminasse da sola.
“Perbecco, ci sono cascato!” disse Ciccio sospirando.
“Senti” esordì Lussy “ma voi pinguini sapete leggere?”
“Oh, certo!”
“E nuotate veloci?”
“Velocissimi”
“Senti pinguino...”
Lussy esordiva sempre con quella parola,
‘senti’, tanto era ossessionata da sentire sempre tutto.
“Mi devi aiutare a scoprire cosa c’è dentro questa bottiglia!”
Lussy aveva trovato quella bottigliaa nei fondale marini da anni e non sapeva cosa ci fosse dentro. In realtà, l'aveva aperta da un pò di tempo, impicciona
come sempre, ma non era stata capace di capire quello che c’era scritto sulla
pergamena, perchè non sapeva leggere.
“Bello!” disse Ciccio eccitato “dai apriamola!”
La pergamena diceva così:
“Scrivo a te, che sei un nuotatore, perchè io non so
nuotare..."
Fa caldo, l’acqua dell’Oceano si è alzata all’improvviso, non sappiamo più dove deporre le uova e
non riusciamo più a fare cucciolate di maschi. Quando il clima supera i 30 gradi, infatti, nascono solo femmine, ma senza
i maschi non possiamo riprodurci. I
piccoli già nati, invece, stano sparendo. Qualcuno ha rapito i miei figli...”
“Un momento…” disse Ciccio “io questa storia l’ho già
sentita!”
Ciccio si fece rosso dalla rabbia, incrociò le alucce sul
petto in segno di protesta.
“Mi hanno detto” aggiunse Lussy la portiera “che ci sono,
pensa, anche coralli a cui hanno rubato i colori, reti che hanno ucciso
delfini, veleni che hanno trasformato rocce maestose in scheletri ammuffiti”
“Basta, ti prego, basta…mi viene male al pancino” disse
Ciccio addolorato, ma non rassegnato.
“Una cosa è certa, questa storia non finisce qua, se no che
senso avrebbe il mio viaggio?”
Era proprio così, Ciccio il pinguino esploratore non si
sarebbe dato per vinto.
“Comincerò con l’analizzare questa storia dei piccoli
scomparsi. Bene. Benone. Strabenissimo. Ma…come faccio a sapere chi ha scritto questa pergamena?
Non c’è nemmeno una firma” aggiunse Ciccio.
Lussy srotolò fuori dal suo guscio: "Lo so, io lo so!"
“E’ una tartaruga di terra” disse con orgoglio.
“Che brava! Come lo sai?” si meravigliò Ciccio.
“C’è una zampata qua in basso a destra, la vedi? E poi,
senti, se non fossi attenta ai dettagli…che portiera sarei?”
Lussy tornò nella sua casina.
“Come posso trovare questa povera tartaruga senza i suoi
piccoli?” disse Ciccio un pò sconfortato.
“Chiedi in giro…”
Fece proprio così, Ciccio il pinguino esploratore chiese in
giro fino a che non approdò nell’isola delle tartarughe, in Tanzania, un posto
bello, ma così bello... che se non lo avete mai visto non lo potete nemmeno
immaginare!