giovedì 23 gennaio 2014

Manipolazione e riscrittura capitolo quarto.

Il pinguino trova un altro messaggio.

 "Non so nuotare. Stanno nascendo i miei cuccioli. Si sta sciogliendo il ghiaccio. La mia mamma ha fatto nascere le uova. Adesso il ghiaccio si è sciolto"

Era il messaggio (che aveva portato) dell'altra lumaca, quella blu.



"Le uova sono cadute nel mare e i cuccioli di pinguino sono affogati. "

"Lo ha scritto per me!" dice Ciccio.



 "Io non so nuotare, ma il mio piccolo gli si è sciolta la casetta di ghiaccio. I miei cuccioli sono caduti in mare. Poi li hanno mangiati i predatori, gli squali. "

Malaika (la tartaruga): "Pure  miei cuccioli sono stati presi."



Questa è la tartaruga Malaika, poi arrivano i suoi cuccioli, però gli altri li aveva persi.


Leonardo, 4 anni.

Quarto Capitolo: "L'incontro con Lussy, la portiera degli abissi."



Ciccio stava nuotando nell'Oceano, quando udì una voce stridula.

“Scusa, pinguino?”

“Si?” rispose Ciccio guardandosi in giro.

Una bottiglia di vetro si spostò verso di lui.


“Ciao, sono il fantasma della bottiglia”, disse così, proprio così. Pinna sul cuore.

“Ciao…scusa ...ma nelle bottiglie ci sono i fantasmi?” chiese perplesso.

“Ma che domande! Certo” rispose il fantasma della bottiglia.

“ Ah...” si scusò Ciccio “ non lo sapevo”

“Ti puoi avvicinare?” chiese la bottiglia camminando, ve lo giuro...camminando!

Ciccio si avvicinò.

“Senti pinguino, sei gentile ma…un pò ingenuo!” disse il fantasma della bottiglia e scoppiò a ridere.

Una lumaca di mare sbucò da sotto la bottiglia.


La lumaca Lussy, detta ‘la portiera degli abissi’, lo stava prendendo in giro!
Era stata lei a spingere la bottiglia, tanto che sembrava camminasse da sola.

“Perbecco, ci sono cascato!” disse Ciccio sospirando.

“Senti” esordì Lussy “ma voi pinguini sapete leggere?”

“Oh, certo!”


“E nuotate veloci?”

“Velocissimi”

“Senti pinguino...”

 Lussy esordiva sempre con quella parola, ‘senti’, tanto era ossessionata da sentire sempre tutto.

“Mi devi aiutare a scoprire cosa c’è dentro questa bottiglia!” 

Lussy aveva trovato quella bottigliaa  nei fondale marini da anni e non sapeva cosa ci fosse dentro. In realtà, l'aveva aperta da un pò di tempo, impicciona come sempre, ma non era stata capace di capire quello che c’era scritto sulla pergamena, perchè non sapeva leggere. 

“Bello!” disse Ciccio eccitato “dai apriamola!”

La pergamena diceva così: 

“Scrivo a te, che sei un nuotatore, perchè io non so nuotare..."


Fa caldo, l’acqua dell’Oceano si è alzata all’improvviso, non sappiamo più dove deporre le uova e
non riusciamo più a fare cucciolate di maschi. Quando il clima supera i 30 gradi, infatti, nascono solo femmine, ma senza i maschi non possiamo riprodurci. I piccoli già nati, invece, stano sparendo. Qualcuno ha rapito i miei figli...”

“Un momento…” disse Ciccio “io questa storia l’ho già sentita!”

Ciccio si fece rosso dalla rabbia, incrociò le alucce sul petto in segno di protesta.

“Mi hanno detto” aggiunse Lussy la portiera “che ci sono, pensa, anche coralli a cui hanno rubato i colori, reti che hanno ucciso delfini, veleni che hanno trasformato rocce maestose in scheletri ammuffiti”

“Basta, ti prego, basta…mi viene male al pancino” disse Ciccio addolorato, ma non rassegnato.
“Una cosa è certa, questa storia non finisce qua, se no che senso avrebbe il mio viaggio?”

Era proprio così, Ciccio il pinguino esploratore non si sarebbe dato per vinto.

“Comincerò con l’analizzare questa storia dei piccoli scomparsi. Bene. Benone. Strabenissimo. Ma…come faccio a sapere chi ha scritto questa pergamena? Non c’è nemmeno una firma” aggiunse Ciccio.

 Lussy srotolò fuori dal suo guscio: "Lo so, io lo so!"


 “E’ una tartaruga di terra” disse con orgoglio.

“Che brava! Come lo sai?” si meravigliò Ciccio.

“C’è una zampata qua in basso a destra, la vedi? E poi, senti, se non fossi attenta ai dettagli…che portiera sarei?”

Lussy tornò nella sua casina.

“Come posso trovare questa povera tartaruga senza i suoi piccoli?” disse Ciccio un pò sconfortato.

“Chiedi in giro…”

Fece proprio così, Ciccio il pinguino esploratore chiese in giro fino a che non approdò nell’isola delle tartarughe, in Tanzania, un posto bello, ma così bello... che se non lo avete mai visto non lo potete nemmeno immaginare!



venerdì 17 gennaio 2014

Esplorando gamberetti

I pinguni si nutrono  di piccoli crostacei, detti Krill. Non avendo il krill a disposizione e non potendolo reperire nella zona in cui attualmente viviamo, ho optato per un'alternativa comunque valida: i gamberi, purtroppo morti.


 "Di cosa sono ghiotti i pinguni?" ho chiesto a mio figlio.

"Gelato ai gamberetti (ndr...)".


Avere a disposizione gamberi veri ci ha permesso di estendere l'esplorazione da un livello visivo ad uno olfattivo-tattile e, ovviamente, gustativo.


"Sono duri. Sono puzzolenti. Il pinguino deve dargli delle beccate per rompere il guscio. Lo spuntone sulla testa dei gamberi serve per difendersi. Sono pungenti. Questi sono gli occhi. Hanno le righe. Sembra una rotaia. Ecco le zampe"


"Alcuni hanno lo spuntone aperto, altri no"


 Siamo passati poi all'esplorazione gustativa.

Leonardo è un bambino solitamente diffidente verso cibi nuovi, ma in questo caso era incuriosito dal sapore che sentono i pinguini. Due bocconi, forse tre e poi:

"No, non mi piacciono"



martedì 14 gennaio 2014

"Lasceremo le orme agli elefanti qua"


Acqua, farina, sale, qualche pinguino e la foto delle orme sulla neve.


"Sto facendo un ghiacciaio.



Il vento soffiava che, in un baleno, i piccolini caddero dentro il mare.


 Solo Ciccio si salvò, ma per fortuna poi tornarono in superficie. Per fortuna che sapevano nuotare, eh! I piccolini erano diventati, guarda, erano diventati un pò più grandi. E la mamma e il papà sapevano anche..fff...volare.

Ffff.

Il papà pinguino disse: lasceremo le nostre orme agli elefanti (???) qua".


P.S: Il racconto è ispirato a una parte della storia (non ancora pubblicata) in cui Ciccio dichiara di essere preoccupato per i fratellini che stanno per nascere al polo Sud. Rischiano di cadere in mare se il ghiaccio si scioglierà. Credo che Leonardo, attraverso il gioco, abbia cercato di rassicurarsi sulla sorte del pinguino e dei piccoli in arrivo: cadono in mare, ma "per fortuna sapevano nuotare!" e "poi erano diventati un pò più grandi".