Per saperne di più...

Ho scritto questo libro nel 2008, prima ancora di essere mamma. A distanza di anni, l'ho stampato e letto al mio bambino per curiosità. Come avrebbe reagito nel leggere qualcosa scritto da me? Temevo che, all'età di tre anni, fosse troppo piccolo per comprendere un argomento delicato come il riscaldamento globale, ma ho provato. Mio figlio ama i libri, ma volevo che questa storia lasciasse il segno in lui e che fosse partecipe in un progetto a due.

E' stato allora che ho deciso di suddividere i capitoli del libro ulteriormente, in modo che avesse tempo di assimilarli secondi i suoi tempi. Abbiamo inziato a leggere il primo capitolo più volte, a raccontarlo anche senza l'aiuto delle illustrazioni. Il suo entusiasmo mi ha dato la forza e il coraggio di intraprendere un progetto più ampio. Ho iniziato a creare i personaggi con quello che avevo in casa, secondo il mio stile e le mie capacità, aggiungendo dettagli della mia vita, ricordi, oggetti. Nella storia del pinguino Ciccio c'è già tanto delle mie esperienze di vita, dei luoghi che ho conosciuto, le sensazioni provate, i paesi che hanno lasciato il segno.

La grande e meravigliosa Africa. La tribù dei Masai. L'india magica dei fiori di lotus. L'isola delle tartarughe a Zanzibar.

Dopo aver creato i primi personaggi, ho iniziato a fotografarli. Immagini semplici, essenziali, scattate con la supervisione e le continue interruzioni di mio figlio, ma anche il mio bisogno di conferme: indovina chi è questo? Secondo te, cosa sta facendo?


 Le sue risposte mi hanno aiutato tanto: ho semplificato alcuni passaggi della storia e molti ancora sono da correggere, ho aggiunto o tolto dettagli ai personaggi seguendo le sue osservazioni, i suoi dubbi, le critiche spietate e sincere.

A volte è difficile collaborare con un treene frettoloso di partecipare, che infila le mani nell'inquadratura per giocare con il pinguino  mentre sto scattando, o che tocca personaggi appena dipinti, o che usa un guanto bianco (destinato alla creazione di un personaggio) e lo macchia di arancione, verde e nero.



Sono imprevisti che accadono, ma ho imparato a cadere in piedi, a recuperare, trasformare, ricominciare dall'inizio...e a cogliere l'occasione per insegnargli ad essere paziente.

Oltre ad essere il mio consigliere (chi meglio di un bambino può dire cosa piaccia ai bambini stessi?) è anche parte attiva nella realizzazione del nostro progetto: dipinge sfondi azzurri con gli acquarelli, guarda le foto insieme a me, propone materiali da usare.


sfondo con il mare del Picci

Mi fido di lui perché parla il linguaggio dei bambini. Se lo capisce lui, allora forse lo capiranno anche gli altri bambini. Se lui è coinvolto, probabilmente potrebbero esserlo anche altri.

Ad ogni capitolo pubblicato, seguirà una o più attività da proporre al bambino, alcune pensate da me, altre da mio figlio o, se lo vorrete, proposte dai vostri bambini.

il Picci dipinge i sassi per fare pesci per le foto
Come autrice del blog Debbie e le piccole cose, ho imparato che le mamme (io inclusa) spesso cercano ispirazioni in rete per passare tempo di qualità con i bambini, per toglierli dalla televisione in inverno, per crescere insieme a loro.

Per esperienza personale, ho imparato anche che i bambini non sono sempre disposti ad accogliere le nostre proposte: in quel caso bisogna accettare il rifiuto senza lasciar trapelare delusione, per quanto possiamo esserci impegnati ad allestire o semplicemente pensare qualcosa per loro.  Bisogna saper cogliere il momento, che varia da bambino a bambino. Per mio figlio valgono poche linee guida: non gli propongo niente quando è preso dai trenini o le macchinette, perché quello è un momento sacro tutto suo; se è stanco o affamato o nervoso, so che non mi seguirà; se ha passato una mattinata in classe, immagino che abbia bisogno di sgranchirsi al parco o in spiaggia. Quando sono in dubbio, inizio io stessa a fare qualcosa e aspetto una sua reazione: arriva, arriva! Si avvicina, tocca, chiede, partecipa. Ma quando dice basta è basta.


Avrei potuto pubblicare la storia di Ciccio sognatore come e-book, ma ho preferito l'opzione della Donazione libera, in alto alla pagina, per chi volesse sostenerci in questo progetto. Volevo inoltre che fosse un percorso lento, a misura di bambino. Con approfondimenti, tematiche, confronti, ispirazioni da proporre ad adulti e bambini insieme, strada facendo.

Mi piacerebbe tantissimo ricevere i disegni o lavoretti dei vostri bimbi su Ciccio Sognatore: con la vostra autorizzazione, verranno pubblicati in una sezione apposita del sito.

 Invito chiunque a rispettare i diritti d'autore e utilizzare testo e foto per esclusivo uso privato, non a scopo di lucro. Qualsiasi uso alternativo verrà segnalato.

Buon viaggio ad adulti e bambini!

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